martedì 4 novembre 2014

RACCOLA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA

Nel 2010, l'Amia, adesso Rap ha attivato il progetto Palermo Differenzia.
Un principio di speranza verso l'obiettivo del recupero dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata.
oggi nel 2014 la situazione è pressoché identica a quella riportata da questo testo dell'ISTITUTO ARRUPE nel dicembre 2011:

FONTE: I RIFIUTI A PALERMO

ISTITUTO PEDRO ARRUPE 15/12/2011

LA SITUAZIONE ATTUALE

- Per quanto riguarda la Raccolta Differenziata porta a porta si è passati di circa il 67% fatta registrare nelle prime fasi di attuazione del progetto Palermo Differenzia al 53% registrato per i primi otto mesi del 2011. Bisogna notare che, anche secondo le stime di AMIA, nelle aree servite dal porta a porta la quantità di rifiuti raccolta col sistema suddetti è inferiore di oltre il 30% rispetto alla produzione storica di rifiuti (molti cittadini non utilizzano i contenitori del porta a porta ma abbandonano i sacchetti dell’indifferenziato in strada formando minidiscariche o gettano i sacchetti nei contenitori stradali posti nelle aree limitrofe non servite dal porta a porta) e pertanto la percentuale reale dei rifiuti differenziati nelle aree servite  è di circa il 35%, nettamente inferiore rispetto a quella fatta registrare in altre realtà urbane. Inoltre la qualità della parte differenziata è ancora modesta: essa fa registrare uno scarto all’atto dl suo utilizzo di circa il 25%, ben lontano dal 10-15% atteso. In conclusione, la percentuale di materiali differenziati provenienti dalla raccolta porta a porta è di circa il 30%.
Il resto della città è ancora servita(compreso il quartiere Montepellegrino), malamente, da campane, cassonetti stradali; la quantità di rifiuti differenziati raccolti con questo sistema è inferiore al 10%. L’obiettivo per fine anno per tutta la città è pari al 12% (secondo noi difficilmente raggiungibile) contro il 4-6% degli anni precedenti.

-La quantità di rifiuti portati in discarica è pari a circa il 90%, essa non dovrebbe superareil40%. La discarica di Bellolampo è satura da tempo e i tecnici fanno miracoli per tenerla aperta, in deroga ai normali parametri normativi e progettuali, grazie allo stato di emergenza, che permette alcune deroghe. I rifiuti vengono prima triturati e poi portati in discarica. Nel rispetto della normativa nazionale che consente un rispetto solo formale delle disposizioni di legge, che prevedono la selezione dei rifiuti prima di immetterli in discarica.


-Il Comune unico socio AMIA, adesso RAP, ha difficoltà a fare fronte alle esigenze finanziarie dell’Azienda.

ILNUOVO PIANO

La RAP ha preparato un nuovo Piano Industriale, realistico e completo per risanare l’azienda. Il Piano mette in evidenza il deficit di impiantistica e l’esubero di risorse umane a disposizione e programma gli impegni da assumere per portare la nostra città ad avvicinare l’obiettivo di R.D. posto dalla legge regionale entro il 2015 (obiettivo RAP il 41%, quello ambizioso della Regione il 65%); prevede una lenta crescita della R.D. per i prossimi due anni e poi un più significativo incremento per gli anni 2014-2015. la scelta fatta prevede di allargare il porta a porta ad altri 100.000 cittadini (quartiere Montepellegrino escluso) e introdurre la raccolta stradale di prossimità in tutta la città senza la raccolta dell’organico (che partirebbe dl 2015). Previsto il probabile recupero dell’impianto di selezione frazioni secche installato da anni a Partanna-Mondello e mai utilizzato.
-Prevista la realizzazione a Bellolampo si un impianto di compostaggio, più grande di quello previsto inizialmente, di un impianto di selezione di rifiuti e una nuova discarica nell’area che il vecchio Piano aveva destinato all’inceneritore. Previsto anche, forse, il recupero dell’impianto di selezione delle frazioni secche installato a Partanna-Mondello e mai utilizzato.
-Il Piano riconosce la necessità di riqualificare il personale, sia di staff che operativo, ma non chiarisce come si potrebbero utilizzare le risorse in esubero, alcune centinaia provenienti dal bacino dei precari. 

FONTE: I RIFIUTI A PALERMO

ISTITUTO PEDRO ARRUPE 15/12/2011


Oggi siamo ancora ben lontani dagli obiettivi previsti dal nuovo progetto RAP.
Il quartiere Montepellegrino è stato "momentaneamente" escluso dal progetto e non si sa quando sarà inserito.( Notizia ottenuta dopo un migliaio di telefonate ad altrettanti enti, tutti molto cortesi ma poco preparati in materia ).
Io ho notato che il quartiere è malameente servito da campane, ma spesso piene, quindi questo dimostra che il quartiere vorrebbe fare la  RD ma la zona non è ben servita.
inoltre la RAP lamenta la poca informazione che il cittadino ha sul corretto svolgimento della RD, dichiarando di trovare nei sacchi qualsiasi tipo di materiale che ovviamente altererà le condizioni di tutto il resto.
ma in realtà io non ho mai visto campagne d'informazione efficaci ad educare il cittadino a questo.
a Palermo si ha l'abitudine di incolparsi a vicenda....
chi incolpa chi dovrebbe far bene il proprio lavoro, chi dice che non può farlo bene perchè non se ne ha la possibilità....
ma forse....Potremmo pensare di fare bene iniziando da noi stessi...informarci ed informare .
PALERMO è SPLENDIDA...RENDIAMOLA PULITA....

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